🏢 Eco-brutalismo: quando cemento e natura si incontrano 🌿
- Salvo Centorbi
- 10 set
- Tempo di lettura: 1 min

Origini e rinascita
Il brutalismo nasce come onestà materica e funzione; oggi rinasce in chiave eco, dove la ruvidità del calcestruzzo dialoga con verde e biodiversità.
Principi progettuali
Integrazione vegetale: tetti verdi, facciate con tasche perimetrali, corti permeabili.
Acque meteoriche: raccolta e laminazione, irrigazione automatizzata.
Biodiversità: specie autoctone, fioriture scalari, microhabitat (insetti utili, uccelli).
Concrete design: finiture a vista, disattivanti superficiali, prefabbricazione low-waste.
Box pratico – Dettagli che fanno la differenza
Barriere radicali e drenaggi corretti su tetti/vasche verdi.
Portate strutturali verificate per substrati e carichi idrici.
Manutenzione: accessi sicuri, irrigazione smart, piani stagionali.
Perché piace (e quando non funziona)
Pro: identità forte, microclima migliore, minori isole di calore, durabilità del cls.
Contro: costi manutentivi del verde non banali, rischio di estetica “di moda” senza sostanza.
Applicazioni in ristrutturazione
Corti interne con verde pensile leggero.
Schermature in calcestruzzo traforato + rampicanti.
Rigenerazione di autorimesse/piani tecnici con tetti verdi estensivi.
FAQ
Serve sempre irrigazione? Per estensivi no, ma è consigliata nei climi siciliani.
Il verde rovina il calcestruzzo? Con dettagli corretti no; anzi, protegge.
Costi? Un tetto verde estensivo può partire da ~45–70 €/m² (indicativi) oltre opere.
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