Home office e zona studio: come integrarli nella casa senza stravolgerla
- Salvo Centorbi
- 30 lug
- Tempo di lettura: 1 min

Lavorare da casa è ormai la normalità per molti. Ma come si progetta uno spazio funzionale anche in pochi metri quadri?
Lo smart working e la didattica a distanza hanno reso evidente un problema diffuso: le case non erano pronte a ospitare un vero spazio di lavoro.
Nel 2025, la sfida è creare zone studio integrate, senza demolire o stravolgere gli ambienti. Ecco come lo facciamo nel nostro studio.
🪑 1. Sfruttare spazi di passaggio o “morti”
Un angolo del soggiorno, una nicchia in corridoio, uno spazio inutilizzato accanto alla finestra. Con arredi su misura o mobili trasformabili, ogni spazio può diventare una micro-zona studio.
🌞 2. Ottimizzare luce e isolamento acustico
Per lavorare bene serve:
luce naturale (meglio vicino a una finestra)
luce artificiale regolabile
pareti fonoassorbenti o divisori mobili (anche in tessuto o vetro)
🧩 3. Definire confini visivi, non strutturali
Non serve costruire muri. Bastano:
tende leggere
pannelli scorrevoli
librerie bifacciali
cambi di colore o pavimentazione
Questo permette di avere spazi flessibili e trasformabili nel tempo.
🎯 4. Progettare ergonomia e funzionalità
Una sedia da pranzo non è una sedia da lavoro. Serve una scrivania alla giusta altezza, prese ben distribuite, scaffalature contenute. Il tutto armonizzato con lo stile della casa.
👉 Il risultato è uno spazio bello, silenzioso, efficiente.
Senza rinunciare a estetica e comfort.



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