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🏡 Architettura sostenibile & wellness design: la casa che ti fa vivere meglio

  • Immagine del redattore: Salvo Centorbi
    Salvo Centorbi
  • 9 set
  • Tempo di lettura: 2 min
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Perché sostenibilità e benessere oggi sono inseparabili

La nuova domanda abitativa non cerca solo efficienza energetica, ma qualità della vita: aria pulita, luce naturale, acustica confortevole, contatto con il verde. Il progetto architettonico deve integrare strategie passive, materiali a basso impatto e soluzioni per la salute indoor.

Materiali a basso impatto (e come sceglierli)

  • Legno ingegnerizzato (CLT/lamellare): stoccaggio di CO₂, rapidità di cantiere, comfort termo-igrometrico.

  • Canapa e calce (hempcrete): inerzia termica, igroregolazione naturale, ottimo per ristrutturazioni.

  • Riciclati/riciclabili: isolanti in PET riciclato, lane minerali con contenuto riciclato, acciaio e alluminio.

  • Finiture salubri: vernici a basso VOC, oli/cere naturali, colle senza formaldeide.

Box pratico – Checklist materiali

  • Scheda tecnica + dichiarazione emissioni VOC

  • Provenienza e LCA/EPD (quando disponibile)

  • Manutenibilità e fine vita (riuso/riciclo)

  • Compatibilità con supporti esistenti in ristrutturazione

Principi Passivhaus & design bioclimatico

  • Involucro performante (ponti termici ridotti, tenuta all’aria, serramenti basso emissivi).

  • Ombreggiamento e orientamento: controllo guadagni solari estivi, massimizzazione invernale.

  • Ventilazione meccanica con recupero di calore (VMC): ricambio aria costante e filtrata.

Biophilic design: portare la natura dentro

  • Luce naturale: superfici vetrate bilanciate, luce zenitale, tende tecniche per l’abbagliamento.

  • Verde integrato: pareti e micro-giardini, specie a bassa manutenzione.

  • Texture e colori: palette calde e materiche, legni e pietre a vista, tattilità diffusa.

Wellness domestico: comfort termico, acustico e qualità dell’aria

  • Zonizzazione climatica e controllo stanza per stanza.

  • Acustica: controsoffitti fonoassorbenti, pannelli in fibra naturale, tende pesanti.

  • IAQ: sensori CO₂/PM/VOC con scenari automatici (aperture, VMC, allarmi).

Errori da evitare

  • Puntare solo sull’“A4”: senza acustica/IAQ si perde comfort.

  • Materiali “green” non certificati.

  • VMC progettata senza verifica rumorosità e manutenzione (filtri, accessi).

Caso pratico (esempio)

Ristrutturazione appartamento 110 m²: cappotto interno in fibra di legno 6 cm, serramenti triplo vetro, VMC puntuale, parete verde in soggiorno.Risultati: –35% consumo energetico, CO₂ indoor < 900 ppm, riverbero dimezzato.

FAQ

Serve sempre la VMC? In case ben isolate sì, migliora comfort e IAQ.Il

verde interno crea umidità? Se dimensionato correttamente, no; contribuisce a stabilizzare il microclima.

Biophilia = solo piante? No: luce, texture, materiali, viste e pattern naturali.

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Vuoi un progetto sostenibile e “healthy” su misura per la tua casa o il tuo spazio di lavoro? Parliamone: studiamo soluzioni passive, materiali salubri e automazioni leggere per massimizzare comfort e risparmio.

 
 
 

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